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Invecchiare, per una donna, è quasi un atto sovversivo

  • Immagine del redattore: radicatenelcorpo
    radicatenelcorpo
  • 30 gen
  • Tempo di lettura: 1 min

Aggiornamento: 5 feb

La nostra società stigmatizza la donna che non è più giovane né madre. Il tempo che passa sul nostro corpo diventa un problema da nascondere, da combattere, da correggere. Non si celebra la saggezza, l’esperienza, 𝐥𝐚 𝐩𝐫𝐨𝐟𝐨𝐧𝐝𝐢𝐭𝐚̀ 𝐜𝐡𝐞 𝐠𝐥𝐢 𝐚𝐧𝐧𝐢 𝐩𝐨𝐫𝐭𝐚𝐧𝐨 𝐜𝐨𝐧 𝐬𝐞́. Si parla solo di rughe da cancellare, capelli da tingere, corpi da “tenere in forma”.


Ma noi non siamo solo pelle liscia e corpi desiderabili. Siamo storie, cicatrici, trasformazioni. Siamo vite vissute, profondità conquistate, 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐚𝐩𝐞𝐯𝐨𝐥𝐞𝐳𝐳𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐨𝐥𝐨 𝐢𝐥 𝐭𝐞𝐦𝐩𝐨 𝐩𝐮𝐨̀ 𝐝𝐨𝐧𝐚𝐫𝐞. Eppure, la società ci rende invisibili proprio quando iniziamo a conoscerci davvero.


Radicarsi nel corpo significa smettere di combatterlo. Significa ascoltarlo, accoglierlo, abitarlo con fierezza in ogni fase della vita. Il corpo maturo non è un errore da correggere, ma un territorio da esplorare con rispetto e gratitudine. 𝐈𝐥 𝐭𝐞𝐦𝐩𝐨 𝐧𝐨𝐧 𝐜𝐢 𝐩𝐨𝐫𝐭𝐚 𝐯𝐢𝐚 𝐧𝐢𝐞𝐧𝐭𝐞: 𝐜𝐢 𝐫𝐞𝐬𝐭𝐢𝐭𝐮𝐢𝐬𝐜𝐞 𝐩𝐫𝐨𝐟𝐨𝐧𝐝𝐢𝐭𝐚̀ 𝐞 𝐜𝐢 𝐫𝐢𝐩𝐨𝐫𝐭𝐚 𝐚 𝐧𝐨𝐢 𝐬𝐭𝐞𝐬𝐬𝐞.


[𝐺𝑒𝑟𝑟𝑖𝑡 𝐷𝑜𝑢 (1613 - 1675) - "𝐿𝑎 𝑚𝑎𝑑𝑟𝑒 𝑑𝑖 𝑅𝑒𝑚𝑏𝑟𝑎𝑛𝑑𝑡"]




 
 
 

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