Una storia vera
- radicatenelcorpo
- 19 feb
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La storia che sto per raccontare è vera: è realmente accaduta durante un campo estivo nell'estate dei miei 14 anni.
Era pomeriggio e, non ricordo perché, mi trovavo nel dormitori. All'improvviso sentii delle urla provenire dai bagni. Una ragazzina gridava aiuto, terrorizzata. Ci avvicinammo, un’animatrice provò a parlarle, ma lei continuava a singhiozzare. Diceva che stava perdendo sangue e che non sapeva cosa fare.
Capimmo quasi subito: aveva le mestruazioni per la prima volta e nessuno gliene aveva mai parlato. Era molto spaventata: credeva che le stesse succedendo qualcosa di grave.
Quando aprì la porta era sporca di sangue e aveva il viso stravolto. Era terrorizzata per quello che le stava succedendo.
Le procurammo un assorbente, le spiegammo tutto nel modo più semplice possibile, rassicurandola sul fatto che era normale e che non c’era niente di cui preoccuparsi.
Cercavo di tranquillizzarla, ma dentro ero furiosa. Possibile che nessuno le avesse mai detto niente? Possibile che una ragazzina di 12 anni dovesse vivere la sua prima mestruazione in preda al panico?
Quella sera, mentre gli altri si divertivano attorno al fuoco, pensavo che la cosa peggiore non è il sangue. È il tabù che lo circonda.
Ed è anche per questo che esiste un percorso come "Radicate nel Corpo": per smontare questi silenzi assurdi, per restituire ai corpi delle donne la loro verità, per spezzare la vergogna che non dovrebbe neanche esistere.
Carla

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